domenica 28 giugno 2009

Alien versus Predator. Cioé, non proprio. O per lo meno non ancora.

La Dark Horse, a poco meno di una decina d'anni dagli ultimi fumetti a tema pubblicati negli states, rilancia i brand Alien e Predator mettendoli in mano a John Arcudi. ce la farà il buon john a riaccendere la miccia?

Aliens #1



Preview:
http://www.darkhorse.com/Comics/Previews/16-104?page=0

Una spedizione scientifica arriva su un pianeta minerario in cui sembra siano state fatte importanti scoperte archeologiche, riportando alla luce resti di un'antica civiltà. Queste rovine hanno però avuto una brutta influenza sugli abitanti del pianeta, che sembra siano ... uhm... come dire... un po' ammattiti.
mbhaf mbhof mbhuf, non mi ha preso granché. Il problema è che Arcudi sembra non aver ancora deciso se seguire le linee guida del primo o del secondo film, se buttarla sull'horror o sull'action splatteroso. per di più questo numero è davvero introduttivo al massimo, in una mini di 4 numeri dovresti secondo me andare un po' più spedito, se nel primo numero ti limiti alla presentazione dei personaggi e basta, senza mettere più di tanta carne al fuoco, andrà a finire che o comprimerai un po' troppo i 3 successivi o è che c'hai poco da raccontare. Ah, gli alien si fanno vedere praticamente per 3 pagine all'inizio e basta. :|
Apprezzabile comunque il lavoro fatto sui personaggi, tratteggiati niente male con poche linee di dialogo, e apprezzati anche i vari rimandi alla saga cinematografica.
I disegni di Zach Howard non mi sono piaciuti. Intendiamoci, sto ragazzo disegna niente male, viene da Star Wars e là avrà fatto sicuramente bene. Il fatto è che ha uno stile che mal s'accosta a quello che vorresti vedere su Alien, è troppo "fumettoso" quando tu ti aspetteresti qualcosa di un po' più realistico, meno colorato, più sporco.


Predator#1



Preview:
http://www.darkhorse.com/Comics/Previews/16-108?page=0

mbhaf mbhof mbhuf
il setting è uno dei tanti paesi africani martoriati da guerre intestine, coi militari americani che cercano di portare ordine e che si troveranno ad avere a che fare, manco a dirlo, con un gruppo di Predator, che a sto giro sembrano avere mire un po' più vaste rispetto ad "ammazziamo a gggente", visto che in una tavola sembra vogliano portare via qualcosa (armamenti?) da un convoglio appena assaltato.

dicevo, mbhaf mbhof mbhuf, sicuramente meglio del primo numero di Alien (soprattutto per la parte visiva), però boh, m'ha lasciato su un senso di insoddisfazione che non so spiegare... i predator si fanno vedere poco, se compro un fumetto con su scritto PREDATOR cacchio fammeli almeno vedere lanciare un disco o una lancia. spero di avere qualcosa di più nei prossimi numeri.
Niente male i disegni di Saltares.
La cosa migliore però è la copertina di tale Raymond Swanland, tizio che viene dalle illustrazioni delle carte di Magic e spero con tutto il cuore non ci torni più e continui a fare cover così finché campa

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Si, insomma' s'è capito che la cosa che m'è rimasta più indigesta è stato il fatto che i titolari delle serie si siano limitati a fare comparsate, però come m'ha fatto notare qualcuno ormai la serialità come caratteristica del fumetto è stata molto messa da parte, viene tutto progettato in vista della raccolta del ciclo in volume. Nella prima mezz'oretta di un film dedicato agli Alien o ai Predator li avremmo visti per pochissimo tempo sullo schermo, no? e allora perché dovrebbe essere diverso per il fumetto, per la prima 20ina abbondante di pagine di una storia che alla fine ne conterà un centinaio? In effetti il ragionamento fila e sospendiamo il giudizio per altri 3 mesi, però non posso fare a meno di dire che non siamo partiti proprio a bomba e che questi #1 mi hanno lasciato un fastidioso senso di... incompletezza, ecco. Insomma, mbhaf mbhof mbhuf.

lunedì 22 giugno 2009

Tokyo!


DISCLAIMER: L'autore ci tiene a precisare, per non far fuggire via i lettori timorosi di cimentarsi con un film di rotolante depressione, che questo non è un film Tano.

Fatte le dovute premesse vi parlo di Tokyo! (film ?antologia? raccolta? trittico?conenitore?) etichetta sotto la quale troviamo i lavori di Michael Gondry (l'arte del sogno, eternal sunshine of a spotless mind, be kind rewind), Leos Carax (bho) e Bong Joon-Ho (evviva il bong :look:) con la comune ambientazione nella metropoli orientale.

Il primo mediometraggio è quello di Michael Gondry ed è intitolato Interior Design ed è puro Gondry (thank you captain Obvious) .
Protagonisti sono una coppia di giovani alle soglie della vita adulta, sensibili, stupiti e artistoidi: un giuovane filmaker e una appassionata di decoupage (si dice cosi?) giunti a Tokyo in cerca di fortuna, ospiti poco graditi di una vecchia compagna di studi.
L'attenzione si focalizza sulla ricerca, tutt'altro che affannosa, della ragazza di un lavoro, ma più che altro di una utilità, utilità che sarà infine raggiunta in modo ironico, onirico e in un delirio di stop-motion.
Molto gondryano il film amatoriale, che sembra quasi partorito dai ragazzi di be kind rewind, e gondryanissimo il finale.
Se vi piace Gondry sapete cosa aspettarvi e sarete ben ricompensati.

La seconda opera è quella di Leos Carax, autore che onestamente non conosco ed è intitolato Merde.
Merde è titolo e nome del protagonista, un barbone dall'improbabile pizzetto e dall'occhio offeso, abitante del sottosuolo che getta lo scompiglio nelle strade di Tokyo con le sue scorribande in superficie. Catturato sarà poi processato e difeso da uno speculare avvocato francese, una delle uniche tre persone al mondo in grado parlare il suo strampalato linguaggio,.
Finale con assunzione al cielo.
Bho bau, dei tre è quello che mi è piaciuto di meno, mi ha detto poco.

Il terzo e ultimo lavoro è Tokyo Shaking di Bong Joon-ho, autore che non conosco ma di cui perdio mi procurerò qualsiasi scorreggia partorita dalla sua mente.
Dei tre è quello che mi ha colpito di più, una bellissima favola apocalittica.
Ambientato in un futuro prossimo in cui le strade sono deserte e dilaga il fenomeno degli hikikkomori (eremiti urbani che rinnegano qualsiasi contatto con l'esterno, ricorrendo massivamente alle consegne a domicilio e di fatto non uscendo più di casa per anni, vedi alla voce "welcome to the NHK") il nostro protagonista si ritrova suo malgrado, causa terremoto a un piacevole contatto umano con una avvenente signorina delle consegne munita di interruttori (:look:).
Bello! Bello! Bello!

In conclusione 2 su 3 puppet approved, andate e diffondete il verbo

sabato 20 giugno 2009

[Prototype]


















SOMAX:

Ovvero: un gioco che offre al giocatore esattamente quello che si aspetta.

Prototype mette il giocatore nei panni simili a un Hunter di Left 4 Dead di Alex Mercer, scienziato con un piccolo problemino virale che l'ha reso, detto in parole povere, un mostro quasi onnipotente.
Alex salta per chilometri, corre sui muri, assorbe nel suo corpo persone prendendo il possesso della loro forma e dei loro ricordi, estroflette protuberanze affilate o contundenti per seminare distruzione per Manhattan e, fondamentalmente, fare danni considerevoli a tutto.

La storia ci porta a cercare di indagare sulla cospirazione che ha portato a una devastante epidemia a Manhattan, cercando di ricostruire quello che è avvenuto attraverso i ricordi delle persone coinvolte e di qualche informatore sparso.
Alex non è una persona fondamentalmente buona. Non si hanno penalità nel gioco di alcun tipo se si persegue un approccio diretto, ammazzando chiunque ci sia per strada e lanciando auto ed elicotteri ovunque come fossero fuscelli.

Il gioco in sè è un classico free roaming: c'è una serie di missioni principali che vengono mostrate sulla mappa di Manhattan, e una serie di sfide che metteranno alla prova con difficoltà progressivamente maggiori la padronanza del movimento di Alex con prove di velocità o precisione di salto e l'abilità nell'uso di veicoli/armi/trasformazioni in missioni di pura e semplice distruzione.

Tecnicamente il tutto non fa gridare al miracolo. La città è abbastanza piatta come texture e modelli, i nemici non hanno milioni di poligoni a testa ci sono decine di passanti tutti uguali in giro per le strade. Questo però è il prezzo da pagare per la quantità mostruosa di cose che si vedono sullo schermo contemporaneamente. Planare in giro per la città, con un campo visivo molto ampio, vedere che a terra c'è uno scontro tra svariati carri armati, soldati e infetti, atterrare in mezzo in modo seamless e fare una strage estraendo tentacoli da ogni parte del corpo è possibile in modo fluido e senza particolari singhiozzi dell'hardware.

E quindi? Dopo tutto questo bla bla, questo gioco è bello o no?

Fuck yeah. Per una trentina di missioni si va avanti con questo personaggio potentissimo, che affronta orde e orde di nemici sempre più armati e sempre più pericolosi, che però NON sono mai al suo livello e combattono disperatamente contro il virus che lui rappresenta. Si distruggono basi, si assorbono persone, si dipanano nodi della trama degli intrighi (intrighi intrighi, tutti questi intrighi!) e, quando non si ha molta voglia di seguire la storia di Alex, basta poco per procurarsi un elicottero, un carro armato e qualche soldato e combinarli in modo creativo come se fossimo in una vecchia avventura grafica.
Usa l'elicottero sul carro armato (abbattendolo dopo aver preso al volo l'elicottero col braccio tentacolare ed essersene impadroniti)
Usa il carro armato sull'elicottero (sparandogli oppure tirando il carro armato addosso l'elicottero)
Usa il soldato su qualunque cosa (lanciandolo, mangiandolo, rubandogli le armi e abbattendo gli elementi precedenti)

Un ottimo sandbox, quindi.
E c'è davvero bisogno di tutta la sabbia della scatola, per assorbire i fiumi di sangue che scorrono...

NEVADE:

Sarò breve, Prototype rappresenta il gioco anti-next gen per eccellenza, uscito nel periodo sbagliato (l'estate) in un momento videoludico sbagliato (la corsa alla next (??) gen) con un concorrente sbagliato (quell'Infamous tanto paragonato che poi non ha a che vedere un cazzo di niente).
Prototype è il passo in più che Assassin's Creed non ha saputo fare e che porta il genere sandbox un gradino più in là da dove GTA 3 aveva a suo tempo posto le basi.
L'esplorazione perde finalmente il suo significato anti-estetico per eccellenza ( il girare in macchina fra i palazzi scegliendo liberamente dove andare in un gioco è il paradosso stesso di come e dove la corrente videoludica vuole muoversi) diventando parte integrante stesso del divertimento offerto.
L'azzeramente di ogni ostacolo fisico e la calibrazione che praticamente in (quasi) ogni momento fa sentire il giocatore al di sopra di ogni sfida proposta riesce, nella sua semplicità (tecnica a causa di un motore grafico abbastanza grezzo) a rendere tangibile ciò che in altri giochi del genere era a malapena accennato.
In Prototype, più di ogni altra cosa, c'è il controllo.
Il controllo reale e totale di ciò che sta avvenendo su schermo, la consapevolezza del giocatore di essere "per forza" al di sopra delle sfide che gli si propongono non perchè ci sono equilibri sottili a ingannarlo, ma perchè è tutto votato a non nasconderlo.
Qualsiasi illazioni, qualsiasi trucco, piu o meno becero, che si rifa al vecchio trucco del "ostacolo" da superare per generare la sfida viene abbandonato per lasciare spazio al pure e semplice gusto della distruzione.
Un'ammissione di onestà videoludica come non se ne trovano da tempo, sicuramente coraggiosa, particolare, che da sola riesce a far sorvolare su qualsiasi difetto tecnico o narrativo in favore di un divertimento genuino, scaturito dalla promessa sincera di poter avere ciò che ci si aspetta da un titolo simile, l'onnipotenza videoludica.
Senza trucchi, senza inganni, certo non senza difetti, ma assolutamente rinfrescante e riuscito.
Vaffanculo Altair, vaffanculo.

venerdì 5 giugno 2009

Qualche uscita a fumetti di Giugno

Qualche segnalazione sui fumetti in uscita questo mese:

Panini / Marvel

Mese abbastanza tranquillo in casa marvel, siamo nel bel mezzo della secret invasion e quindi per gli sconvolgimenti epocali!!!!1!11!!! bisognerà aspettare ancora un po'.

Tra i volumi, ristampe, ristampe, ristampe!
Continua la ristampa del ciclo di Straczynski di Amazing Spiderman sia con un volume nuovo, il quinto, Buon Compleanno, sia con una riedizione del primo, Tornando a Casa. Sempre sul fronte Ragno arriva finalmente la ristampa di Spider-Man: Il Regno di Kaare Andrews, volume che andò esaurito poche settimane dopo l'uscita qualche mese fa. che cos'è? per dirla in due parole, il Dark Knight Returns dell'uomo ragno. molto bello.



11 GIUGNO

SPIDER-MAN STRACZYNSKI/ROMITA JR. COLLECTION N. 1
TORNANDO A CASA
17x26, B., 248 pp., col. Euro 18,00

100% MARVEL BEST
L`UOMO RAGNO 5 – BUON COMPLEANNO
17x26, B., 136 pp., col. Euro 12,00

18 GIUGNO

RISTAMPA
100% MARVEL
SPIDER-MAN: IL REGNO
17x26, B., 160 pp., col. Euro 13,00

Panini c'ha sto vizio barbaro di mettere nelle checklist del mese corrente anticipazioni del mese successivo, quindi questi altri 2 volumi ve li segnalo adesso sennò il mese prossimo potrei scordarmene.

Arrivano i Runaways di Terry Moore. Riuscirà l'autore di Strangers in Paradise a rimettere sui binari giusti dopo il mezzo fail di Whedon quella che era una delle mie serie preferite quando al timone c'era Brian K. Vaughan? vedremo. purtroppo secondo me anche no.

2 LUGLIO

100% MARVEL
RUNAWAYS N. 7
17x26, B., 144 pp., col. Euro 13,00

Per la linea MAX, l'etichetta "adulta" della Marvel arriva invece War Is Hell, ovvero la storia di Karl Kauffmann, aviatore durante la prima guerra mondiale. com'è? boh! di Ennis e Chaykin però, quindi si deve segnalare.


9 LUGLIO

100% MARVEL MAX
WAR IS HELL
17x26, B., 160 pp., col. Euro 14,00

Planeta / DC

L'universo DC invece sto mese è più vispo, visto che finirà countdown e inizierà Final Crisis, l'eventone annuale scritto da Morrison e disegnato, almeno per la prima parte, da J.G.Jones. ecco in arrivo quindi Crisi Finale: Prologo e Crisi Finale #1



venerdì 5 giugno

Crisi Finale: Prologo
16,8x25,7, S, 56 pp, col. € 3.95

venerdì 19 giugno

Crisi Finale n.1 (di 8)
16,8x25,7, S, 72 pp, col. € 4.95

prezzi un po' altini secondo me :S

Qualche altra ristampa dall'universo DC classico, come il volumone contenente il celebrato ciclo di Smith e Meltzer su Freccia Verde, Aztek di Millar e Morrison, e il megapack per fumetterie con 5 numeri di All Star Batman, 5 numeri di All Star Superman e la variant di Superman 25. Non disperate, i volumi saranno acquistabili anche al dettaglio la settimana dopo, cioè la prima di luglio.
e allora comprerete All Star Superman.



12 giugno

Universo DC: JLA Presenta Aztek
15x23, B, 240 pp, col. € 15,95

5 giugno

Freccia Verde di Smith e Meltzer
16,8x25,7, C, 528 pp, col. € 35,00

Planeta / Vertigo

facendo i dovuti scongiuri, il 12 dovrebbe ripartire Sandman col #16 dell'edizione Vertigo Presenta. per il resto supersegnalazione per L'Altra Parte - The Other Side, dove Jason Aaron ci mostrerà la guerra del vietnam da due punti di vista differenti: quello di Bill Everett, 19enne marine, e quello di Binh Dai, 19enne vietcong. Jason Aaron rulla e sto volume lo aspettavo da un pezzo. Evviva!
Supervolumone per uno dei primi lavori in coppia di Gaiman e McKean, Black Orchid. non l'ho mai letto ma costa un botto cazzo :(



12 giugno

L'Altra Parte
16,8x25,7, B, 144 pp, col. € 12,95

19 giugno

La Biblioteca di Lucien: Black Orchid
15x23, B, 560 pp, col. € 35,00

Magic Press

calendari precisi precisi dalla Magic è difficile averne, comunque esce questa settimana il settimo volume di Ex Machina, Ex Cathedra, di Vaughan e Harris, mentre un po' più avanti ma sempre questo mese dovrebbe uscire The Umbrella Academy, di Gerard Way e Gabriel Bà, vincitore dell'ultimo premio eisner come miglior miniserie.



Bon, questo è tutto.

Ah si! Dimenticavo! i manga non so proprio proprio roba mia ma come non segnalare l'uscita del primo numero della ristampa di Nausicaa della Valle del Vento di Miyazaki? a fine mese per panini!

giovedì 4 giugno 2009

24, perchè guardalo!

24
senza spoiler
( o almeno ci si prova asd )






Non troppo tempo fa, dietro l'insistenza di Nevade, e il consiglio appassionato di MrWolf, ho ceduto alla mia avversione atavica per i telefilm e ho iniziato a vedere la serie con Jack Bauer protagonista. Ora sono all'inizio della 5a stagione e mi pare il momento buono per tracciare un bilancio.

Per chi non sà esattamente di cosa mi appresto a parlare due righe di spiegazione mi sembrano doverose: Jack Bauer, a volte capo a volte rinnegato del CTU di Los Angeles - unità antiterrorismo - è impegnato, oltre alla lotta contro i cattivi, armati di tutto punto ( dalle armi batteriologiche alla bomba atomica ) ad una ben piu' impegnativa campagna a favore del "fine che giustifica i mezzi". La strada piu' diretta, meno conformista e, anzi, piu' non-politically correct@ possibile nella migliore delle ipotesi! Particolarità dell'intera serie ogni puntata è in tempo reale, spot compresi, e quello che avviene sullo schermo occupa lo stesso "spazio" nella realtà, per una durata.... appunto di 24 ore ( consecutive ), in cui gli impegnatissimi protagonisti non troveranno nemmeno il tempo per ...dormire, mangiare, fare sesso o guardare la TV per salvare il mondo ( e soprattutto sempre L.A. ) dal male.

Le prime serie, o meglio le prime due serie ( anche se Nevade pone la linea di demarcazione alla fine della terza snob ) sono piu' compatte. Il "cattivo" è bene o male unico e il suo piano e ben preciso e delineato. La storia procede compatta, attraverso 1000 colpi di scena, fino ad un finale, ci si augura, ma spesso si sbaglia, positivo al 100%. ( Come dicevo ) dalla terza in poi invece, avendo gli autori - imho - trattato ogni via percorribile si vedono quasi costretti ad allargare un po' le tematiche della serie aumentando i problemi che J.B. dovrà risolvere... ma non solo creando anche sottotrame simil-romantiche ( ricordiamoci: manco il tempo per fare sesso! ). Per chi ha adorato le prime giornate "in diretta" nella vita di questa specie di rambo+mcgyver+annibalsmith il cambio di ritmo potrà far storcere un po' il naso, la coerenza viene un po' a mancare e la predisposizione degli americani a strafare prende il sopravvento... lasciando pero' a mio avviso ancora avvenimenti divertenti da seguire. Il senso di "cazzo sta per succedere mo'?look" non viene mai a mancare e se puo' far sorridere la semplicità - ingenuità? - con cui vengono risolti alcuni "intermezzi" ( infondo sempre 24 ore deve durare sta faccenda! ) il finale non puo' deludere!

Nella 4a serie poi ( ma anche nella 3a a dire il vero ) assistiamo pure ad alcuni addii a dir poco sconcertanti, segno che da 24 possiamo aspettarci di tutto! Molti dei discorsi passeranno a livello "personale" e ci scopriamo a desiderare di saperne di piu' della vita privata dei personaggi... o almeno agli intrallazzi che si creano in una struttura, se vogliamo, alla fine, molto contenuta. Pensate al rapporto di profondità che spesso c'è tra un romanzo ed un racconto... 24 è il "romanzo" dei telefilm.

La cosa che piu' mi ha colpito di questa serie è che alla fine di una puntata vuoi subito vederne un altra, e poi un altra, e poi un altra.. e cosi' via fino ...alla fine? No, perchè anche li' ti viene voglia di iniziare la serie successiva! Ci si puo' quasi giocare.. "cosa si inventeranno adesso per lasciare in sospeso - ancora di piu' - la cosa?"

Posso darvi un consiglio?
fate come me! Ascoltate MrWolf e Nevade, guardatevi 24... e continuate a farlo finita la 3a serie asd
Se ripenso alle sensazioni alla fine della 1x01 ancora sto cosi' -> :o

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