Sono abbastanza affezionato agli scacciapensieri, recente retaggio del mio periodo 56k, giochini da giocare per 5-10 minuti, giusto il tempo di scaricare un misero megabyte dal sito di qualche professore. Anche adesso che la forza dell’adsl è potente in me e che nel tempo in cui scaricavo quel miserrimo file adesso potrei scaricare Bioshock (non ho detto che lo faccio! O che lo sto facendo adesso, per esempio! Ho detto che POTREI farlo, ma non lo faccio. Sono un cittadino onesto io) mi diverto ancora con questi giochino semplici e veloci.
L’ultimo provato in ordine di tempo si chiama Plants vs. Zombies, sviluppato da PopCap games, ed è fottutamente divertente.
PvZ appartiene al genere tower defense, quei giochino in cui il giocatore deve difendere una postazione da orde di nemici piazzando torrette sparaproiettili per la mappa. Bene, in questo caso la postazione è casa nostra, la mappa è il nostro prato, l’orda di nemici è formata da zombie magnacervello e le torrette sono… piante! Si, dovremo difendere casa nostra dagli zombie piantando nel giardino piantine sparasemi!
Il vivaio di piante-torrette che avremo a disposizione, sebbene all’inizio sia davvero modesto, col progredire del gioco conterà una 50ina di vegetali, tutti con le proprie peculiarità: si passa dalla semplice sparasemi alla patata-mina anti zombie che esplode non appena un morto vivente ci mette un piede sopra, dalla classica pianta carnivora che ingoia in un sol morso il primo zombie che le si avvicina (ma che poi sarà vulnerabile fino al termine della “digestione”) alla ciliegia esplosiva, dalle catapulte lanciacocomeri ai girasoli, fondamentali per aumentare la propria scorta di punti-sole, la moneta con cui possiamo piantare altre piantine. Il parco zombie è altrettanto vario, 25 specie diverse dallo zombie liscio al vecchietto che si incazza se gli distruggete il giornale prima che abbia finito il sudoku e al giocatore di football in completa tenuta sportiva, dallo zombie imbianchino dotato di scaletta allo zombie Michael Jackson, che se non farete fuori subito evocherà i suoi amici di Thriller.
I livelli della modalità principale sono 50 e dovremo difendere il nostro cervello prima nel prato davanti casa, poi in quello sul retro, dove c’è anche la piscina e dove arriveranno zombi dotati di salvagente… e zombi sub, e poi sul tetto, dove per ovviare ai problemi dovuti all’inclinazione del terreno di gioco dovremo abbandonare le piante tradizionali in favore delle catapulte e dove ci aspetterà anche lo scontro col boss finale
Finita questa che facciamo? Disinstalliamo? Noooooooo! I tizi della popcap hanno riempito il gioco di bonus: prima di tutto la modalità Puzzle, divisa in due sottogiochi a difficoltà crescente, dove in uno dei quali dovremo interpretare la parte degli zombie e cercare di arrivare alla casa divorando tutte le piantine difensive mentre nell’altro non compreremo le nostre torrette coi punti sole, ma le troveremo rompendo dei vasi dove potrebbero essere però nascosti anche i non morti (più facile a giocarlo che a dirlo); poi c’è la modalità minigames formata da 25 giochini molto simpatici, tipo il bowling con le noci, l’acquario degli zombi-sub, Beghouled (meccanica simile a quella di Puzzle Quest, in un giardino pieno di piante dovremo scambiarne di posto due adiacenti per formare file di tre o più vegetali uguali, così facendo scompariranno e lasceranno dietro di sé punti-sole utili a upgradare le torrette. Ah, nel frattempo ci sarà la solita orda da respingere) o Whack a Zombie, variante zombiesca del giochino della talpa e del martello (cazzo non mi viene in mente come si chiama -_-); dopo ancora c’è la modalità Survivor dove si potranno rigiocare le mappe della modalità principale resistendo a 5 ondate di zombie ma stavolta senza “azzerare” il giardino tra l’una e l’altra ma avendo invece la possibilità di migliorare le proprie difese tra u livello e l’altro.
Completando questi minigiochi si guadagnerà del denaro da spendere nel negozio di Crazy Dave, dove si possono trovare upgrade per le piante o semi da coltivare nel nostro giardino zen.
La grafica è completamente bidimensionale, il design delle piantine, come potete vedere dalle foto qua in giro, è molto puccioso e gli zombie sono rappresentati tutti in modo simpatico, le animazioni sono molto buone, tanto quanto gli effetti sonori
Non c’è molto altro da dire, un giochino semplice e spensierato ottimo per perdere un quarto d’ora di tempo. Provatelo.
Non c'ho voglia di rileggere. eventuali errori di ortografia saranno negli occhi di chi guarda
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