L'altro giorno era sul letto, che mi guardava lussuriosa e mi tentava, con le sue curve, le sue trasparenze, il suo fascino.
Una tentazione ghiotta, che illude ogni giovane giocatore, e che puntualmente svanisce quando la si cinge fra le proprie mani, e si sente solo il freddo e gelido tatto di un cadavere.
Eh si, perchè la psp oggi è questo, è un bellissimo cadavere, vestito e profumato, teneramente adagiato nella sua bara che, ironia della sorte, da il meglio di si quando osservata da spenta, con il suo schermo lucido e il design hi tech, che non quando la si accende e si vaga come anime dannate nei menu cercano uno, dico UN fottuto gioco che sia uno che vale la pena giocare.
Retribution, insieme a Patapon2, sono stati forse gli ultimi canti del cigno (si ok, si parla di una nuova line-up nel prossimo E3 ma ho i miei dubbi sulla cosa) di una console nata morta che come tutte ha offerto delle buone cose ma è caduta vittima della concorrenza spietata (e così si scopri che i bambini di oggi preferiscono Giulia passione cucina invece di sparare ai sorci esofari di pianeti diversi, fottute nuove gioventù di piccoli froci) e di un sistema di pirateria che ha portato Sony a, diciamo, folli scelte di mercato (in america Patapon2 viene venduto VUOTO, al suo interno trovate un pratico e comodo cartoncino con un serial per scaricare il gioco)
Ecco che quindi esce, forse un po in sordina, questo "spin-off" di Resistence, nuovo brand next-gen nato insieme alla PS3 che è riuscito nell'ingrato compito di saziare i primi famelici appetiti dei giocatori prima dell'entrata di Killzone2 sul mercato e che si presenta sulla sorellina minore della scaldapizzette Sony come un ottimo action game che però, a discapito di ogni rosea previsione, si è rivelato un bel flop economico, non so se come prequel, sequel o semplice riclo di ambientazioni perchè non ho giocato agli episodi su PS3, ma da ciò che si vede dall'introduzione si intuisce che si hanno tutti gli indizi necessari per seguire la (futile) trama e tutti i buoni motivi per fregarsene altamente e skippare i filmati in previsione della prossima sparatoria.
Fondamentalmente per inquadrare Retribution basta pensare prendere i vari episodi di Syphon Filter usciri per psp (non a caso è lo stesso team), sostituire che le ambietazioni simil-Metal Gear con atmosfere da COD5 e introddure alieni locustosi al posto dei teTeschi.
Scelta difficile da ponderare ma che tutto sommato funziona, dando a tutto un aspetto riuscito e tecnicamente apprezzabile.
Non solo, da Syphon Filter vengono ereditati i sistemi di comando che, chi avrà modo di giocarci saprà, sono la cosa su cui ognuno perderà almeno un paio di ore durante le prime partite.
A differenza di praticamente qualsiasi altro gioco mai uscito su un sistema di pad "standard" come quello PSP, i comandi sono sviluppati per estendersi (anche se cambiali da opzione) su una diversa configurazione rispetto a quelal che qualsiasi gamer di aspetta.
Tolto l'uso dei tasti dorsali, relegati come al solito allo sparo-granata, viene usata la parte destra della tastiera per i movimenti come una novella combo di WASD, e l'analogico a mo di mouse come classico puntatore.
Beh, all'inzio vien da bestemmiare, ma c'è da dire che fatta l'abitudine esce fuori che forse qualcuno doveva pensarci prima poichè il gioco viene strutturato su questi comandi che risultano comunque intuibili e ben progettati su una console che ha da sempre fatto della scomodità dei comandi uno dei suoi difetti maggiori.
Per il resto, ci troviamo di fronte a un action shooter a cui non manca niente, dalle varie armi ai sistemi di copertura, dai vari boss e mini boss, nemici, cecchino, tricche tracche bombe a mano raudi cd farsi, cocco bello e cetrioli freschi.
Che visto il desertico parco titoli della PSP non è affatto un male, ma anzi suona come una bella ventata di aria fresca.
Se non sapete insomma a che giocare mentre siete seduti sul cesso o in viaggio sull'autobus e la vostra età vi permette di essere scampati allo scempio di recchionagine che colpisce i giovani oggi potete sempre sparare a qualche alienozzo portatile che diciamolo, sarà fritto, trito e banale, ma c'ha sempre il suo perchè.
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