venerdì 1 maggio 2009

Criminal - Morti e Morenti

Criminal è una serie creator-owned (nel caso qualcuno non lo sapesse vuol dire che i diritti su storie e personaggi appartengono agli autori e non alla casa editrice) scritta da Ed Brubaker e disegnata da Sean Phillips, pubblicata negli Stati Uniti da Marvel Icon e in Italia da Panini Comics.
Nel bel paese siamo a quota tre volumi usciti, mentre negli stati uniti, dove siamo a 4, la serie è momentaneamente in pausa perché gli autori si sono dedicati anche a un altro progetto, Incognito.


Introduzioni fatte, che cos'è Criminal? è un noir moderno ambientato nel sottobosco criminale di una grande città degli Stati Uniti, popolata di rapinatori, gangster, truffatori, puttane, poliziotti. Volendola prendere più alla larga, Criminal è un mondo intero: pur essendo i vari archi narrativi-volumi assolutamente autosufficienti e indipendenti gli uni dagli altri, i personaggi di questa serie fanno parte della stessa realtà, della stessa città, frequentano gli stessi posti, vanno a bere nello stesso bar, e sono legati da vincoli che ad una prima lettura magari possono sfuggire, ma legano 3 generazioni di personaggi.
Il progetto di Brubaker è chiaro, scrivere un noir moderno moderno avendo però le radici ben piantate nella tradizione e, se nel primo volume si è parlato di una rapina e nel secondo di vendetta, nel terzo, quello uscito qualche settimana fa e di cui proverò a parlare nello specifico, si parla di ineluttabilità



Morti e Morenti è formato da 3 storie leggibili anche a sé stanti ma intrecciate l'un l'altra a filo doppio per raccontare una storia più grande, alla Pulp Fiction: un pugile che si appresta a lottare nell'incontro più importante della sua vita, un reduce del Vietnam che proverà a mettere a segno un grande colpo, una femme fatale che ha la possibilità di cambiare vita, ma viene richiamata al suo destino dall'eco della grande città. Il destino di questi personaggi è già segnato: sono morti e morenti, nel mondo raccontato da Bru un puglie nero non potrà mai liberarsi del suo passato, un reduce del vietnam non riuscirà mai a mettere a segno l'ultimo colpo, la ragazza nera non potrà mai stare col figlio del boss... sai che le cose andranno male già dal titolo, ma come al solito nel noir il punto d'arrivo non è tanto importante quanto i personaggi e la strada che decidono di percorrere per arrivare a quell'atteso, drammatico finale. I personaggi come al solito sono un cliché, i noir sono pieni di pugili falliti, figli di boss senza palle, reduci e puttane dal cuore d'oro, ma Bru riesce a portarli oltre lo stereotipo e a dargli profondità caratteriale anche con pochissime linee di dialogo.
Altro punto caratteristico della storia sta nell'ambientazione, perché mentre i primi due volumi erano ambientati ai giorni nostri gli eventi di questo si svolgono negli anni '70, anni in cui la società inizia a cambiare ed iniziano a cadere, ad esempio, le barriere di tipo razziale. Anche Phillips cerca di sfruttare l'ambientazione adattando il suo stile all'epoca, sembra rifarsi molto al gusto cinematografico di quegli anni, tanto è vero che per disegnare Danica secondo me ha googlato un bel po' di foto di Pam Grier. La struttura della tavola resta quella caratteristica della serie, le tre strisce divise in tante vignette quante servono alla storia, che vanno a formare quella griglia narrativa caratteristica, ad esempio, anche di watchmen: niente splash pages, niente pin-up, niente verticalizzazioni... Phillips, a ragione, non cerca la spettacolarità ma la drammaticità, e la ottiene anche grazie ai suoi inchiostri sempre perfetto.
ultima nota di merito al (o alla? non l'ho mai capito) colorista Val Staples, che non sarà Dave Stewart ma fa un lavoro comunque magnifico.

Questo è Criminal, uno dei migliori fumetti degli ultimi anni e una grandissima storia di genere.
Read or GTFO.

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