Conan è probabilmente il personaggio più famoso della letteratura fantastica americana. Nato negli anni '30 dalla penna di Robert Ervin Howard, questo gigante alto due metri ha mosso i suoi primi passi, editorialmente parlando, sulla rivista pulp Weird Fantasy, ma in questi settant'anni si è divertito ad andare a puttane, ubriacarsi e mozzare teste a mostri e cattivoni un po' in tutti i media, dal cinema alla televisione, dai videogame ai fumetti.
E' proprio coi fumetti che il cimmero più amato del mondo si è fatto conoscere al grande pubblico, soprattutto in America, ed è diventato una vera e propria icona: Savage Sword of Conan (Marvel Comics), scritta da Roy Thomas e disegnata da Barry-Windsor Smith prima e da John Buscema ed Alfredo Alcala poi, è una delle serie più amate degli anni '70 e resta ancora oggi un punto di riferimento per il fumetto fantasy.
cover di The Savage Sword of Conan #1
di Boris Valleyo
La serie è andata avanti per circa 25 anni, fino alla metà degli anni '90, poi Conan è scomparso dalle fumetterie fino al 2003 quando un nuovo editore, Dark Horse, ha ricominciato a pubblicarne le storie rebootando il personaggio e mettendo le sue sorti in mano allo scrittore Kurt Busiek e al disegnatore Cary Nord, che per chi scrive è uno dei più grandi artisti attualmente all'opera nel mercato dei comics
qualche tavola di cary nord, per quelli di voi troppo pigri per googlare cary nord conan
Tutto questo noioso e inutile preambolo serve a introdurre il commento sulla mia ultima lettura, il cosidetto volume 0 della serie Dark Horse, cioé Conan - Nato sul Campo di Battaglia, scritto sempre da Kurt Busiek e disegnato da Greg Ruth. Il fumetto in questione è uscito da qualche settimana nel bel paese per Panini Comics, in volume 100% Cult Comics. Solite 144 pagine di nuvolette parlanti ai, purtroppo, ormai soliti 13€. Se siete dei fedelissimi delle edizioni originali probabilmente non avrete bisogno che ve lo dica io, ma su The Book Depository trovate il trade paperback a 11.56£ e l'hardcover a 16.27£
qui sopra le cover dell'edizione ammeregana e di quella italiana
In Conan - Born on the Battlefield Busiek va ad esplorare un periodo della vita di Conan che non era stato toccato nemmeno da Howard, cioé il lasso di tempo che va dalla sua nascita all'assedio della città di Venarium, quando dovrebbe avere all'incirca 15-16 anni.
Busiek ha probabilmente detto tutto quello che aveva da dire coi supereroi già parecchi anni fa, con lavori come Astro City e Thunderbolts, mentre le sue ultime fatiche alla DC (come Superman e Trinity) sono soltanto robetta che si lascia leggere a tempo perso. Ma è probabilmente solo la sua vena "supereroistica" ad essersi esaurita perché con Conan si è trovato subito a suo agio, riuscendo a tirare su trame epiche e assolutamente in linea con lo spirito del presonaggio: è soprattutto merito suo se il rilancio del barbaro è riuscito così bene.
detto questo però, devo dire che C:BotB a livello di sceneggiatura è un po' sotto la media della serie. Kurt non è riuscito ad uscire dal cliché del predestinato, Conan tutto può ed a Conan tutto è concesso solo perché "E' Conan!". Un approccio un po' meno banale sarebbe stato gradito.
Comunque, vaffanculo la storia. il piatto forte del volume qua sono i disegni.
GREG RUTH E' UN FOTTUTO PADRETERNO!
Signori quest'uomo qua con matite e pennelli m'ha fatto sbavare più del sogno dell'altra notte in cui Jessica Biel aveva la testa in mezzo alle gambe di Scarlett Johansson. Tratto perfetto, palette cromatica azzeccatissima, buono storytelling e costruzione della tavola magistrale. Ovviamente per avere questo risultato non si può imporre la mensilità al disegnatore, e infatti la storia è stata pubblicata sui numeri 8 15 23 32 45 e 46 della serie, tra un arco narrativo "regolare" e l'altro, in modo da dare un po' di respiro anche al regular artist Cary Nord.
Sul sito della Dark Horse sono a disposizione dei visitatori 5 pagine di preview
Usando un sistema di valutazione "alberghiero" questo volume si beccherebbe 4 stelle, 3 per la storia e 5 per i disegni. Prendetelo e rifatevi gli occhi.
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